Il punto di partenza
L'arte, la Donna e l'irriverenza
La riflessione nasce a partire da una personale rielaborazione dei significati laici, sociali e religiosi legati alla figura della Madonna, ovvero la donna archetipica nell’ambito della cultura occidentale, concretizzandosi sul piano artistico attraverso una radicale e innovativa rilettura della sua iconografia e della relativa tecnica rappresentativa. Il punto di partenza di tale riflessione è costituito dalla Madonna del Masaccio presente nell’opera “Madonna col Bambino e sant’Anna” (nota anche come Sant’Anna Metterza), oggi agli Uffizi, realizzata nel 1424-25 dal ventritrenne Masacccio in collaborazione con Masolino da Panicale. L’arte, nella concezione dell’autrice, oltre a possedere un equilibrio estetico che si adempie nel segno della grazia e della semplicità, deve emozionare, stupire, destabilizzare, provocare, stimolare e accompagnare l’essere umano in un percorso che non può e non deve limitarsi alla mera esperienza visiva o al solo interesse economico-speculativo.

Evoluzione e quotidianità
Madonne e CryptoMADONNE
A partire proprio dalla portata innovativa legata al senso di spazialità, umanità e realtà connesso all’opera del Masaccio, è stato possibile innescare una riflessione che ha condotto la figura della Madonna a liberarsi del ruolo di mater dei conferitole a livello teologico, fino a divenire archetipo di una donna calata sotto ogni aspetto nella storia e nella quotidianità dei nostri giorni.
Le esperienze compiute dalle CryptoMadonne, così come le loro multiformi sembianze, vanno con precisione incontro a questa volontà di ricerca, tramutandosi nelle possibilità concrete e reali che potrebbero aver caratterizzato una sua ipotetica vita al di fuori del quadro della storia della Salvezza. Si tratta, dunque, di una Madonna più umana, calata nell’esistenza del mondo, considerato sia nei i suoi aspetti positivi, quanto in quelli negativi.
La stessa iconicità che ha da sempre caratterizzato la figura della Madonna viene qui recuperata e rielaborata in una chiave concettuale che considera il mondo digitale come uno spazio fondante della nostra cultura e del nostro modo di intendere l’uomo e il mondo. Attraverso questa radicale e innovativa rilettura dell’iconografia mariana, la Madonna compie quindi il proprio ingresso nello spazio digitale, divenendo testimone e riferimento della vita della donna contemporanea in tutte le sue possibili accezioni.
Le origini
Dalla tempera su tavola alla pixel art
La Madonna col Bambino e sant’Anna chiamata anche Sant’Anna Metterza è l’opera che abbiamo scelto come punto di partenza del progetto CryptoMADONNE.